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TtipPAREVA…

multinazionaliSapete cos’è il Ttip? E’ quella cosa che somiglia al Mercato Unico Europeo, ma in versione megatronica, molto più sofisticata e perversa. Se con la Cee e la Ue non avete sofferto abbastanza, se il vostro masochismo ha ambizioni universali allora sbrigatevi che c’è ancora posto. Il Ttip è il trattato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d’America. Il 6 febbraio di quest’anno si è tenuto l’ottavo round del negoziato e in nostra rappresentanza c’era (tenetevi forte) Jean Claude Junker (è difficile non commuoversi, lo so), presidente delle Eccellentissima Commissione Europea. L’idea di questi geniacci rubati a una casa di cura è costruire un’unica area di libero scambio tra vecchio e nuovo continente senza barriere doganali nè tariffe nè dazi. Ovviamente l’esito sarebbe la Terra Promessa, quella che ci avevano garantito con l’Euro, ma che, per qualche imponderabile fattore (ci sono indagini in corso…), non ha dato i risultati sperati. Una delle chicche straordinarie di questo accordo è il cosiddetto Isds (Investor state dispute settlement). Si tratta di una sorta di arbitrato unico internazionale per dirimere le controversie fra Stati e Società Multinazionali. Risultato: se l’Italia ritenesse che Alpha Corporation spaccia porcherie ogm o cibi violanti le soglie minime di sicurezza non potrebbe rifiutarsi sic et simpliciter di consentirne lo smercio (sarebbe una soluzione medievale, da stati sovrani), ma dovrebbe accettare di sottoporre la vexata quaestio a un arbitrato internazionale e digerirne il verdetto. Bene, in Francia le opposizioni (di destra e di estrema sinistra) hanno proposto e ottenuto il placet a una risoluzione che chiede alla Eccellentissima Commissione Ue di abolire la clausola Isds. E in Italia? Renzi ha ribadito che il Ttip ha l’appoggio totale e incondizionato del governo italiano. E chi aveva dubbi? Sempre in prima linea se c’è da piegare la schiena.

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