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MASOCHISTI ANONIMI

masochIn un paese dove c’è un partito per ogni categoria sociale, e persino per qualche categoria animale (bestie umane incluse), potevamo farci mancare un partito di masochisti? Secondo me, no. E così –  immaginando immaginando –  abbiamo provato a ricreare l’orgasmo da cilicio di una riunione dei Masochisti Anonimi. I quali, volendo finalmente uscire dall’anonimato, hanno deliberato di costituirsi in movimento politico in modo da catalizzare le sofferenze di tutti gli aderenti in una massa critica di patimenti condivisi in grado di condizionare la governance nazionale dell’auto-flagellazione. Al momento di stendere il programma, i Masochisti Anonimi hanno stilato la lista di tutti i principali fattori decisivi nella generazione della crisi economico-sociale più acuta mai registratasi in Italia dal ’48 in poi. Il capo comincia a scandire, in ordine sparso e senza pretese di esaustività, i nove dolori. Primo: l’ingresso nell’Euro con l’adozione di un cambio da ospedale psichiatrico. “Che male!” gridano estatici i presenti. Secondo: la perdita della sovranità monetaria delegata, in via esclusiva e irrevocabile, a una banca privata straniera (detta BCE). “Usti!” si lamentano gioiosi i convenuti. Terzo: la rinuncia dell’Italia, a colpi di Trattati, a quasi tutti i poteri di imperio in barba all’articolo 11 della Costituzione. “Miiii” miagolano felici gli astanti. Quarto: l’adesione al fiscal compact dell’Unione Europea con le conseguenti manovre lacrime e sangue annuali. “Nooooo” protestano lieti gli associati. Quinto: la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio imposto dall’Europa  con l’impossibilità di fare spesa pubblica espansiva. “Aarrgh” ruggiscono allegri gli iscritti. Sesto: la sottomissione ai criteri europei del demenziale binomio deficit-PIL. “Ahiaa” si dolgono beati i compagni. Settimo: la subalternità ai canoni europei del rapporto canaglia debito-PIL. “Sìììììì” pigolano soddisfatti i soci. Ottavo: la stipula del cosiddetto patto di stabilità europeo con la paralisi delle finanze degli enti locali. “Mmmmm” mugolano festosi i seguaci. Nono: l’umiliazione annuale consistente nel sottoporre la legge finanziaria dello stato all’esame di un consesso europeo di burocrati non eletti. “Uauuuu” gongolano esausti i sostenitori. Alla fine del rosario di spine, il segretario politico dei Masochisti Anonimi infiamma la platea declamando: “E di fronte a queste  bibliche pestilenze, tutte di origine europea, amici miei, se non ne abbiamo ancora abbastanza – e noi non ne abbiamo mai abbastanza, dico bene!? – di cosa ha bisogno l’Italia per soffrire ancora? Quale sarà mai l’appellativo del nostro nuovo partito?”. E tutti, in coro, come un sol uomo: “Più Europa! Più Europa! Più Europa!”. Pensa che male ci son rimasti quando han saputo che quel nome l’han già brevettato i radicali. Non si finisce mai di godere.

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