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DEPOSITI E PRESTITI

cassaVabbe’ dai, ragioniamo con calma. Non può essere vero che i nostri politici degli ultimi trent’anni, oltre che ladri fossero pure stupidi. Possibile abbiano ratificato, senza parlarcene, l’articolo 123, comma 1 del TFUE  (trattato di funzionamento dell’Unione Europea) laddove prevede che la nuova banca centrale, non solo si pappa tutte le prerogative esclusive della bankitalia che fu, ma non può finanziarci il debito come accade in qualsiasi paese sovrano? Insomma, hanno dato il placet alla frode senza chiederci il permesso?  Nelle more ci hanno propinato referendum di tutti i tipi (sul nucleare, sulla caccia, sulla pesca, sull’indennità di contingenza, sugli orari dei negozi) e su questa enormità non un fiato? E la libera stampa era in pausa caffè? Parlano tanto di Europa dei diritti e della democrazia e poi mettono in piedi un sistema dove il rubinetto ufficiale del debito disseta le banche e non gli stati? Ci rifiutiamo di crederlo. Deve esserci un passpartout per districare la maledetta matassa. In effetti, a ben vedere, c’è. Per quanto si siano rivelati distratti e assonnati coloro cui lautamente stipendiamo il soggiorno a Bruxelles, un codicillo salvifico esiste. E’ il 123 comma 2 per il quale il divieto del comma 1  “non si applica agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell’offerta di liquidità da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati”. Significa, al netto del burocratese, che una banca pubblica può aggirare lo scoglio e rifinanziarsi alle mammelle dell’Eurotower agli stessi tassi dei privati. Tenetevi forte perchè un istituto siffatto ce l’abbiamo: si chiama Cassa Depositi e Prestiti. Potrebbe beneficiare dei prestiti a costo quasi zero di Sua Maestà e poi acquistare titoli del debito italiano a tassi non più disumani. Oppure acquistare i medesimi a tassi di mercato cosicchè la differenza sarebbe comunque lucrata dalla mano pubblica (che partecipa la CDP). In entrambi i casi, la conseguenza sarebbe evidente: immediato alleggerimento del debito sovrano con risparmi annuali in termini di decine di miliardi di euro. Purtroppo è un’idea intelligente, quindi scordatevi di trovarne traccia nel Patto del Nazareno.

 

 

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