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IL MOSE’ DI VENEZIA

moseFermi tutti. Ecce homo. Il centrodestra ha trovato chi sbarrerà la strada a Renzi nella prossima, eccitantissima, tornata elettorale. Il nuovo profeta è il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che, a quanto pare, sta galvanizzando una buona parte dei delusi forzisti e li induce a covare fondati propositi di rivincita. Incuriosito, sono andato a leggermi l’intervista su IlGiornale.it e il leader in pectore mi ha convinto con le sue tavole della legge. Lo confesso, su tutto. Su tutto. Eccone un sunto commentato. “Il mio metodo è far contare le persone più dei partiti, io sono imprenditore, non ho tessere in tasca, non ho mai fatto politica se non in Confindustria”. Voto: 10, perfetto, oggi non abbiamo più bisogno di politici, perché la politica è morta, né di partiti, perché i partiti sono ladri. Abbiamo bisogno di qualcosa di generico, neutro e per bene. Persone è l’ideale. “Non conta il colore del gatto, ma chi prende il topo”. Voto: 10. Fantastico. Oggi il topo è uguale per tutti (competitività, riforme strutturali, crescita, ripresa, 60% del PIL, 3% del deficit); in effetti a chi menga vuoi che importi la pelliccia del felino? Siamo tutti topi. “Io non ho mai creduto nel concetto di destra e di sinistra”. Voto: dieci e lode. Nell’universo dell’unione europea, dell’unipensiero e dell’unipolitica chi ragiona più in termini di destra e sinistra? Ormai, solo gli automobilisti per dare la precedenza. “Mi ispirerei alla Grosse Koalition tedesca che ha abbassato i toni dello scontro”. Voto: 10. Sublime. Come fai a non votare uno così? Se vinci, vinci, se perdi, fai la Grosse koalition e vinci comunque. Medaglie d’oro per tutti. “Io sono anche filogovernativo, ma mi riservo il diritto di critica”. Voto: 10 e lode, con bacio accademico. Di lotta e di governo, salvando anche il diritto di critica. A noi Hegel ci fa una pippa. Insomma, l’estetica delle prossime elezioni è salva. Continueremo ad avere un campionato a due squadre, gli azzurri contro i rossi che si cimenteranno ferocemente per il governo del Paese. Chi vince perde e chi perde vince. Un film di cassetta. E, grazie a noi, avranno pure le comparse che gli daranno il voto.

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