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HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA

HOUSTONIl Papa, durante la messa dedicata al prete sgozzato a Rouen, ha pronunciato una frase interessante: “E’ satanico uccidere in nome di Dio”. Se ci pensate, un paradosso curioso: perché chi uccide in nome di Dio dovrebbe essere diabolico? Se fosse diabolico si richiamerebbe ai demoni per rivendicare il proprio crimine, non al loro arcinemico divino. Invece, qui abbiamo dei fedeli, ortodossissimi seguaci di una religione con nome e cognome e pedigree de luxe, i quali – nel perpetrare le loro stragi – non si richiamano affatto a Satana, ma a Dio. Anzi, a dirla tutta è proprio l’opposto: essi massacrano per compiacere Dio (Oh, my God!) e identificano nell’avversario (USA e Occidente) il grande Satana. Che casino. O Dio sta giocando su più tavoli, oppure qualcuno sta facendo un po’ di confusione. Ma chi? È davvero satanico uccidere in nome di Dio? Oppure ci siamo persi per strada qualche istantanea imbarazzante del nostro album di famiglia? A occhio e croce – soprattutto croce – più del cinquanta per cento dei morti ammazzati di tutta la storia umana devono la loro tragica fine a una qualche rabbiosa divinità. I cristiani, in proposito, vantano record difficilmente battibili (dalla lotta alle eresie, ai roghi medievali, alla caccia alle streghe, alle crociate contro mori e Catari). Insomma, ci viene un amletico dubbio. L’attuale approccio pacifista e sedicente evangelico della Chiesa Cattolica romana rappresenta la regola o l’eccezione del rapporto tra uomo e Dio così come sviluppatosi nel corso dei secoli? Altrimenti detto, dai semi della dimensione religiosa – in senso lato – è più fisiologico sbocci uno stragista o un francescano? E se scaturiscono entrambi, chi o cosa ci permette di distinguerne la legittima ascendenza celeste, piuttosto che satanica, o di dare e togliere la patente del diablo? Forse bisogna scavare nei sacri testi delle religioni. Del Corano si è detto tutto. Della Bibbia un po’ meno. Da una ricerca è emerso un conto vittime portentoso. Sia detto senza pretese di esaustività: Esodo, 12.29-30: Dio uccide ogni primogenito egiziano; Esodo, 32.27-35: gli israeliti danzano nudi intorno al vitello d’oro, Dio ne fa annientare tremila; Numeri 11.33: Dio manda una gravissima piaga ai brontoloni, e la località sorta sulle loro ossa è chiamata tomba dell’ingordigia; Numeri, 16.35: Dio crema duecentocinquanta colpevoli di aver offerto incenso. Che dire? Mai sentiti leggere questi passi in chiesa. Forse li nascondono anche ai preti. Qualche presule – più sveglio degli altri – potrebbe sussurrare alle alte gerarchie: Houston, abbiamo un problema.

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