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IL BAZOOKA E LA BA-ZUCCA

zucconeMa allora i soldi c’erano, mannaggia! Sono sei anni che ci dicono che sono finiti, che le casse languono, che dobbiamo tirarli fuori noi o svenandoci di tasse o sfinendoci di consumi e, improvvisamente, veniamo a sapere che la BCE da qualche parte teneva le riserve per i periodi di vacche magre: ben 1.140 miliardi all’anno, cioè 60 miliardi al mese. Ottimo, dirà l’uomo della strada (prossimo a diventare l’uomo ‘sulla strada’), ma perchè la nostra banca centrale si è svegliata solo ora? Non si era accorta della crisi? Solo per questo andrebbero licenziati tutti i componenti del cosiddetto board. Dopotutto, riflette l’uomo della strada, la BCE è roba nostra, di noi europei, è un’istituzione comunitaria. Quindi, questo ritardo nell’irrorare l’economia asfittica del continente equivale, nella migliore delle ipotesi, a un errore imperdonabile. In un mondo normale sì. Ma noi viviamo come le alici (i pesci) nell’acquario delle meraviglie dove succedono cose impensabili tipo il quantitative easing che è una parola straniera difficile pensata apposta per confondere le acque delle alici. Significa, terra terra, stampare biglietti verdi, arancio, viola e blu detti euro esattamente come farebbe la rotativa di un clan di falsari. Lo chiamano con un parolone anglofono proprio perchè l’omino della strada non si faccia troppe domande. Tipo questa: ammesso che sia possibile generare la ricchezza con una fotocopiatrice Canon (è il quantitative easing, bellezza!) quand’è che lo Stato Italiano potrà giovarsene? Mai. Per legge, mai. L’articolo 123 comma 1 del trattato di Lisbona impedisce alla ‘nostra’ banca europea di finanziare a tassi bassissimi i ‘nostri’ stati mentre le consente di farlo con i banchieri privati. Quindi il bazooka di Draghi (come è stato ribattezzato dai media) sparerà denaro contante nei pingui forzieri di chi il denaro già ce l’ha e acquisterà non titoli di debito pubblico ‘nuovi’ cioè emessi ex novo dall’Italia, ma solo quelli già esistenti sul mercato secondario, cioè detenuti dalle banche private. Poi questo stesso denaro, se vorranno e quando vorranno, i banchieri privati lo ‘venderanno’ a un prezzo adeguatamente lucrativo ai poveracci bisognosi (noi). Post scriptum per l’uomo della strada: la BCE non appartiene a te, ma a quei banchieri cui gira il denaro che poi gli stessi ti prestano.  Non ci capisci niente? A loro va bene così: col bazooka coltivano gli zucconi come te.

 

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