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TIEPIDEVOLISSIMEVOLMENTE

TIEPIDOOcio che abbiamo i cosacchi sul Tamigi. Stando ai resoconti dei giornali, che hanno dato discreto rilievo alla notizia, un mezzo comunista ha conquistato, contro ogni previsione, le primarie del labour party successive all’ultima debacle elettorale di Miliband. A quanto pare, la new entry è un vecchio lupo di mare (e questo già gli rende onore, nell’era dei brufolosi pischelli prestati alla politica) che sta in uggia a Tony Blair (e questo gli rende merito una seconda volta). Di nome fa Corbyn, ribattezzato, va da sé, Corbyn il rosso, e dicono si appresti a terremotare la politica continentale con scelte anti sistema. Sarà vero? No, è falso. Per capirlo, prendiamo una esauriente carrellata del ‘Corbyn pensiero’ tratta da un articolo di Michele Farina su Corriere.it In un mare di dettagli irrilevanti, si cela l’autentica rivelazione, la garanzia di un fatto. Con l’arrivo del barbuto laburista non cambierà nulla, né in Inghilterra, né tantomeno in Europa. Cominciamo dalle minuzie da barbiere. Il caro, nuovo, leader è avvezzo apostrofare con l’epiteto compagni i suoi colleghi di partito. No comment. È un fan della cantante Charlotte Church e del produttore musicale Brian Eno. Imperdibile. È filo-palestinese. Da farsela sotto per la paura. Parla di nazionalizzare ferrovie e settore energetico. Divertente, forse non lo hanno ancora saputo i Mercati. Vuole il quantitative easing non solo per le banche e la finanza, ma anche per aiutare i cittadini in difficoltà. Troppo di buon senso perché duri. Veste le magliette della salute, emblema di stile frugale. Nell’articolo, questa news ha ricevuto lo stesso spazio di quella immediatamente prima. Dà l’idea del senso della Grande Stampa per le Grandi Questioni. Come quello di Smilla per la neve. Proseguiamo: è un patito di Arsene Wenger, allenatore dell’Arsenal. Stanotte non dormo. Veniamo alla chicca finale, quella che ci dà la cifra dell’insieme e che ci consente di dare il benvenuto a un nuovo burattino della Matrice. Corbyn non farà campagna per l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue perché è un ‘tiepido’ eurofilo. Finalmente, tutto ciò che c’era da sapere. Sei dei nostri Jeremy! E confermi la regola d’oro per ascendere all’empireo dei politici di razza: o sei un europeista o non se ne fa niente. Basta anche poco, comunque. Tiepidevolissimevolmente.

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