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DRAGONFLY 44

dragonflyDunque, la crescita c’è anche se non si vede. Il ministro Padoan e Matteo Renzi lo hanno garantito. Quando l’Istat ha certificato un aumento ponderale dello 0,1% del PIL su base trimestrale, i nostri hanno rilasciato sorprendenti dichiarazioni. Segnatevele, se avete un’età compresa tra i dieci e i diciassette anni: potrebbero tornarvi buone come format di supercazzola antigenitoriale alla fine di ogni quadrimestre. Se ci sarà da giustificare un serie di voti scolastici più piatti del mar dei Sargassi, potreste tentare con la Padoan’s version: “Il PIL è in crescita, questo il mio commento”. Nel mondo di Pierino (dove la crescita dei voti latita come quella economica nel Paese delle meraviglie renziano), la giustificazione suonerebbe più o meno così: “Ho una pagelle di tutti tre, ma in compenso ho più assenze della volta scorsa. Quindi una crescita c’è. Questo è il mio commento”. Bravo Pierino Padoan. L’altra puttanata, la Renzi’s version, è da leccarsi le orecchie: “L’Italia prosegue la sua lunga marcia, il 2016 si chiuderà meglio del 2015 che si è chiuso meglio del 2014 che si è chiuso meglio del 2013 che si è chiuso meglio del 2012”. Pierino dirà: “Ho la media del 4 meno meno nel 2016 mentre avevo quella del tre e mezzo nel 2015, del tre nel 2014, del due e mezzo nel 2013. Da studente sto proseguendo la mia lunga marcia verso la sufficienza”. Un’ulteriore e definitiva comprensione della mappa del mondo dei nostri cari leader ci può venire dalla scienza. Non sono i due fenomeni a toppare le previsioni e a metterci poi, sistematicamente, una pezza peggio dello sbrego. Siamo noi italiani zucconi e non intravedere la crescita che c’è, eccome se c’è e – come il celebre pelo – tira più di un carro di buoi. Prendiamo l’esempio di Dragonfly 44, una galassia fantasma composta per il 99,99% di materia oscura. Il prodigioso agglomerato di stelle è stato individuato da un team di astronomi grazie a due potentissimi cannocchiali, il Keck II e il Gemini North, siti a Munakea, nelle Hawaii e la scoperta è stata divulgata dalla rivista Astrophisical Journal Letter. Ecco decifrato il mistero della crescita italiana: essa è composta, per il 99,99%, di materia oscura, invisibile all’occhio nudo, profano e impreparato del cittadino medio. Per fortuna che l’Italia ha due telescopi pazzeschi, il Renz II e il Padoan North. Essi vedono ‘pieno’ tutto l’immenso vuoto che c’è (nelle statistiche del prodotto interno lordo). Ma non sono loro, i sapienti, a sbagliare, siamo noi, gli ignoranti, a essere ingiusti. P.S.: l’unico a non condividere questa confortante metafora – tra gli opinionisti top contattati per un parere – è stato Pierino il quale ha dichiarato: “Il governo Renzi prosegue la sua lunga marcia verso il disastro. Questo è il mio commento”.

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