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SANITARI NAZIONALI

sanitariSempre se appartenete alla schiera dei delfini curiosi e vi va di capire come va il mondo, questo mondo, deliziatevi con un’altra chicca. La nuova legge di stabilità, quella del rilancio, della crescita, del paese dei balocchi, della Terra di Oz, del latte e del miele, contiene tagli alla sanità (stimati per il prossimo triennio) di 15 miliardi di euro. Ma non preoccupatevi del fatto in sé. Non è mai il brontolio del suolo a dover spaventare. È il terremoto vero e proprio, che a volte segue e a volte no, come accade al tuono con il fulmine. Questa volta, però, segnatevelo che succede. Eccome se succede. Che cosa? Diciamo uno smantellamento in linea con quello di Poste Italiane, solo che la perdita netta per il contribuente dell’ex stato sovrano chiamato Italia non riguarderà buste e affrancature, cassette delle lettere e postini, ma qualcosa di più serio. Riguarderà il se, il quando e il come potranno curarsi i vostri figli. Se le traiettorie dell’Evo competitivo seguiteranno a marciare sui binari tracciati, molto presto i tagli della sanità pubblica cesseranno. Con il definitivo taglio alla sanità pubblica. Ciò che ora avete perché vi spetta, a prescindere, lo implorerete perché vi sia elargito, a condizione. E la condizione, se non siete assidui lettori di John Grisham, può riassumersi nei termini che seguono: una ventina di pagine fitte fitte in calce a una polizza di assicurazione privata che vi sarà venduta come la copertura più sicura per la salute vostra e dei figlioli. Dopodiché, incassato il premio, una schiera di zelanti funzionari prenderà buona nota della vostra patologia e passerà al vaglio, anziché il vostro corpo di malati bisognosi, tutte quelle interessanti righine per cercare (e trovare) il motivo inoppugnabile per cui non solo non potete accampare pretese. Non dovete farlo. Giacché ignorantia legis non excusat, vi spiegheranno che il contratto è legge fra le parti, cretinetti che siete, e se non vi fidate andranno dal giudice a farvelo spiegare. Così, una faccenda oggi di competenza del diritto naturale, che non ammette discussione, ma solo un’equazione (sei malato = lo stato ti cura gratis), diverrà un’eccitante slot machine. Sei malato? L’assicurazione ti cura, a pagamento, se il tuo corpo si adegua alle postille di una polizza. E se non lo fa son cazzi. Tuoi.

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