Blog

UNA CROCE SOPRA

real2Il Real Madrid, come dire il Gotha del calcio mondiale, sfoggia una croce dorata in cima al suo stemma coronato, dal 1920, quando re Alfonso XIII volle abbinare alla prima squadra di Spagna il ‘logo di famiglia’. Ora, su pressione della Banca Nazionale di Abu Dhabi, sponsor dei Blancos, quel simbolo verrà rimosso perchè sgradito ai tifosi musulmani. Quindi, pur di conquistare milioni di nuovi aficionados, le sublimi menti che reggono lo strategy marketing del Madrid butteranno nel pattume un secolo di storia (non solo calcistica), tradizioni (non solo pallonare), credenze (non solo di fede merengue). Su cosa ci interroga questa notizia? Sul tramonto dell’Occidente davanti alla Reconquista islamica 2.0? No. Sullo strapotere del denaro che si mangia i sogni di milioni di tifosi e poi fa un ruttino e sputa gli ossetti? No. Sulla definitiva eclissi del calcio come passione e della maglia come bandiera? No. O, meglio, ci provoca anche su questi temi, ma non sono il cuore vero della faccenda. Questa regale abdicazione di identità da parte di un dream team del football, nella sua relativa importanza (stiamo pur sempre parlando di pallone), ci racconta il mondo globale e ‘normalizzato’ agognato dalle super corporations mondiali di cui i governi apparentemente eletti (come il nostro) sono solo le maneggevoli propaggini. Le traiettorie del nostro futuro seguono coordinate ben precise: piallare le differenze, affogare ciò che diverge, limare i dettagli distintivi, sagomare un uomo nuovo clone di ogni altro abitante del pianeta, un drone di massa che mangi gli stessi prodotti, utilizzi gli stessi gioielli di elettronica, voti partiti sovrapponibili, tifi per squadre ‘nude’. Un pezzettino alla volta, ci stanno rubando il discrimen  della nostra specie: quella caotica e irriducibile disuguaglianza di tratti (anche somatici), caratteri (anche nazionali), memorie (anche collettive), modelli di convivenza (anche familiari), specificità (anche sessuali),  che rendono la gente del mondo un poliedrico coacervo di parrocchie vocianti, litigiose e contraddittorie. Su tutto spalmano una patina Nivea di nulla che tollera i disuguali solo se abbastanza proni al  Pantheon dei Mercati. Vale pure nella politichetta nostrana. E’ per questo che, quando votate Pd (se mai siete stati comunisti)  o Forza Italia (se mai siete stati anticomunisti) o ne ascoltate i leaders, avvertite un retrogusto di sintetico. Pure i partiti, come le squadre di calcio, li hanno smembrati di anima e identità. Togliendogli un simbolo alla volta (lo scudo crociato, la falce, il martello, la fiamma), stingendoli in lavanderia, ce li ripropongono in versione fumè perchè continuiamo a illuderci, senza accorgerci che siamo già parte di una stessa tentacolare fazione di Uguali. Guardate in controluce alla Croce strappata dal petto del madridismo e ci vedrete mille altre piccole metaforiche ‘croci’ sradicate dalle nostre famiglie, dalle nostre chiese, dai nostri paesi, dalle nostre città. Nessuno può resistere, neppure il mitico Real.

Potrebbe Interessarti Anche

Nessun Commento

    Lascia un commento

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.