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POTERI MORTI

ZOMBIELe parole di certi politici sui poteri forti sono un esempio straordinario della zombizzazione dell’uomo politico occidentale in atto, con saltuarie e innocue eccezioni, da qualche decennio. Dove, per zombizzazione, deve intendersi la progressiva e irreversibile estinzione di qualsiasi idea politica alta, riferimento ideale orientativo, piattaforma programmatica ostile al dispiegarsi vorace della dimensione economica su ogni settore, aspetto, spiraglio della vita dell’uomo. Lo zombie è un morto vivente, cioè un soggetto che deambula e respira, ma resta un cadavere in putrefazione privo di un reale pensiero proprio e autonomo mirante a obiettivi diversi rispetto a quello brutale di cibarsi della carne dei vivi per zombizzarli a sua volta. Il gestore della cosa pubblica, oggi, non ha più una reale coscienza, non diciamo di classe, ma neppure di individuo o di comunità. È un ripetitore automatico delle scarne battute di un unico canovaccio applicabile, come un format televisivo, a qualsiasi Stato del pianeta. Le battute si traducono, tra l’altro e in primis, nella compressione degli spazi di agibilità democratica e nella sistematica eliminazione di ogni velleità dell’individuo di fronte alle esigenze della Grande Macchina della Crescita, del Consumo e della Ripresa. Il format, poi, prescinde totalmente dalla tradizionale dicotomia destra-sinistra. È di destra e di sinistra al tempo stesso perché le antiche categorie impiegate dalle dottrine politiche per discernere e distinguere i movimenti popolari e rappresentativi delle volontà delle masse non hanno più alcun senso. Vedi le manifestazioni in Francia contro il progetto di Legge El Khomri, detto anche il Job’s act alla francese. Prevedono maggiore precarietà, licenziamenti più facili, meno tutele sindacali, limitazione degli indennizzi in caso di licenziamento. Vi ricorda qualcosa? Certo che sì, come vi ricorderebbe qualcosa assistere a una puntata di X Factor o di Tu si que vales nella versione colombiana piuttosto che in quella portoghese piuttosto che in quella nordamericana. Sono tutte uguali, fatte con lo stampo. In questo senso, Renzi non è un innovatore, ma un conservatore accanito di tutti i comandamenti (in verità pochissimi) applicati da tutti i suoi pari, come Hollande in Francia. E il format è così semplice e scarnificato, nei suoi tratti essenziali, da essere comprensibile, applicabile, difendibile, propugnabile, esportabile in qualsiasi paese del mondo, da qualsiasi idiota capace di ripetere amabarabàciccicoccò. Non è più un fatto di destra e sinistra. Anzi, la sinistra (come dimostrano i casi italiano e francese, ma in qualche misura anche quello greco) è lo schieramento preferito dai poteri forti per inscenare la pantomima delle famose riforme strutturali alla stregua di un bene per i comuni cittadini anziché per i potentati che di quei cittadini faranno un sol boccone. E la zombizzazione avanza. Impera la politica dei non vivi. Cioè dei poteri morti.

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